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I RICCHI SEMPRE PIU’ RICCHI. I POVERI SEMPRE PIU’ POVERI. 

La precaria situazione mondiale, per via del Covid, ha gonfiato a dismisura le tasche già zeppe di denaro dei più ricchi del mondo, nel contempo i più poveri si sono visti strappare qual poco che avevano. E' sempre accaduto. Sembra una iattura ricorrente in certe terribili circostanze.

C’è sempre chi si arricchisce e chi si impoverisce quando ci sono tragedie come la pandemia. I nostri nonni forse avevano ragione da vendere quando dicevano che in caso di guerre e carestie c’è sempre chi si arricchisce e chi si impoverisce, questi ultimi sono la maggioranza. La malattia virale ha confermato l’antico adagio popolare. Mai stati così ricchi i già miliardari.

Anche con la patologia del secolo in corso, il loro portafoglio si sta gonfiando sempre di più. Mentre la gran parte della popolazione mondiale non riesce a mettere insieme il pranzo con la cena. L’economia mondiale si sta affossando e loro, i già miliardari, se la ridono. Una prima spiegazione può essere ricercata nel rimbalzo dei titoli tech, che hanno visto crescere a dismisura il loro patrimonio.

Lo sottoscrive a chiare lettere un report del colosso bancario svizzero Ubs. Il patrimonio dei più ricchi è aumentato mediamente di circa 3000 miliardi di dollari in più rispetto agli anni scorsi (dati luglio 2020). Così com’è cresciuto notevolmente il numero dei miliardari negli ultimi anni. Alcuni si arricchiscono più rapidamente di altri. La pandemia ha, anche, aumentato le differenze tra i vari settori.

In particolare, quello tecnologico, sanitario ed industriale in contrapposizione a quelli attualmente più deboli ed in difficoltà: l’intrattenimento, i servizi finanziari e gli immobili. Una disparità in netto contrasto con l’andamento dell’ultimo decennio in cui “…Una crescita costante e prezzi sostenuti avevano sollevato la ricchezza miliardaria in tutti i settori…”. Per contro i miliardari che fanno parte del settore opposto al comparto tech sono “Relativamente sempre meno ricchi… Negli ultimi due anni chi si è affidato alla tecnologia ha visto crescere vertiginosamente i propri modelli di business in maniera sproporzionata rispetto ad altri comparti e la crisi scaturita dal Covid-19 ha accentuato questa divergenza…”.

A questi dati si aggiungono quelli secondo cui la pandemia ha fatto aumentare l’estrema povertà a livello globale. Per la prima volta negli ultimi vent’anni, il numero delle persone estremamente povere, ovvero chi vive con meno di 1,90 dollari al giorno, è destinato ad aumentare. Lo afferma la Banca Mondiale che mette in evidenza come i nuovi poveri, 8 su 10, saranno concentrati nei paesi a medio reddito. Secondo alcune stime  le persone spinte verso la soglia di povertà potrebbero arrivare a 115 milioni nei prossimi anni.

E qui calza a pennello altro adagio: “il cane morde sempre lo straccione”. Nel senso che il destino cinico e baro si accanisce sempre verso gli sventurati. Ma qui più che il destino cinico e baro, si tratta di precise scelte politiche a livello mondiale che hanno determinato questo status quo. La risposta, quindi, va ricercata altrove che non sotto casa. Nei piani alti del potere, quelli veri. Comunque stiano le cose riusciranno i nostri eroi della politica quotidiana a ritrovare la strada maestra per la soluzione del complicato puzzle? Lecito nutrire forti dubbi. Comunque, come si dice, ai posteri l’ardua sentenza.  

 

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