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E’ NATALE, E’ NATALE, SI PUO’ FARE DI PIU’…

Il 6 Dicembre si accenderà l’albero voluto dal Vaticano ma Francesco si è dimenticato di Pietro, di Giuseppe, Maria e persino del Santo Bambino. Perché non accendevano un presepe…

Eppure la sua rivoluzione ecologista radicale, tanto proclamata al Sinodo dei Vescovi, dedicato all’Amazzonia dove è in atto la strage di alberi che sta compromettendo gravemente l’equilibrio dell’ intero pianeta si chiude con un simbolico offertorio che sembrerebbe dedicato a Madre Natura.

 Ma alle parole talvolta stentano a seguire i fatti e nel video trasmesso dalla Rai, è possibile vedere come il magnifico albero venga tagliato e preparato per il sacrificio, già avvenuto.

 Le Encicliche siano manuali e non proclami. Non contestino questo video.

Se l’uomo è Custode del Creato, che sia Il Papa a dare l’ esempio con un gesto concreto e simbolico.

Metta fine alla tradizione che vede espiantare un albero per il periodo natalizio, se non erro il sinodo si è tenuto proprio in merito alla strage di alberi che ha messo in crisi l’intero Pianeta.

Potremmo volgere lo sguardo al presente e dedicare il Presepe, simbolo della Natività ed il successore di Pietro dovrebbe saperlo, alle città sommerse affinché siano da monito riguardo l’attuale crisi climatica/ambientale.

In foto il presepe sommerso a tre metri di profondità, si trova a Laveno: Statue a dimensione naturale ed un complesso sistema di illuminazione.

 Poiché se continuiamo a recidere gli alberi, simbolo di unione tra la Terra ed il Cielo, non resterà più nulla di Sacro su Pianeta Madre.

Salvarne UNO per salvarne MILIONI.

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